La nostra storia
Era una notte buia e tempestosa… in realtà era un giorno pieno di sole settembrino, nel 2017 in quel di Ardea.
Stavamo girando il cortometraggio “Sensuability” e tutta la troupe era intenta a sistemare cavi, luci, microfoni. Il ciak era pronto per essere battuto, i due registi davano le ultime direttive…
La location in cui era ambientato il corto era una casa molto bella a due piani, con delle deliziose scalinate. Molte scene sono state girate al piano terra mentre quella famosa della camera da letto al primo piano. Giovanni, uno dei registi, da buon cavaliere, al bisogno mi prendeva tra le sue braccia caricandosi il mio dolce peso e mi trasportava su e giù da un piano all’altro. Potete immaginare gli spostamenti su un set, ecco ora immaginerete anche i muscoli che a fine riprese Giovanni poteva vantare.
Io che con i nomi sono una campionessa, continuavo a ringraziarlo e ringraziarlo: Grazie Roberto! Come sei cortese Roberto! Ma no dai Roberto cerco di farcela da sola! Esclamavo in continuazione davanti alla troupe e a tutto il cast. Roberto, l’eroe delle nostre riprese!
E Giovanni, beneducato nonché gran cavaliere, taceva limitandosi al sollevamento pesi… finché un giorno, dopo avermi portata su e giù da un piano all’altro un numero imprecisato di volte e dopo che io insistevo nei ringraziamenti chiamandolo “Roberto” ecco che il buon Giovanni ci stende tutti con una pacata ma coltissima esclamazione: Grazie Mario!
Si riferiva a quel capolavoro cinematografico del 1984, “Non ci resta che piangere” e più precisamente alla scena in cui la madre di Cecco, mentre Saverio (Benigni) si adoperava per trovare soluzioni ai loro guai, lei prontamente ringraziava solo e sempre Mario! (Troisi).
Ecco, quella citazione è stata per tutti come una scintilla: da quel momento abbiamo creato l’ashtag nessunotocchimario che è diventato ben presto il nome della nostra Associazione.
Il cortometraggio ha inevitabilmente fatto tesoro di questa esperienza. In una manciata di minuti l’opera ci mostra le discriminazioni più comuni e al tempo stesso, con ironia e leggerezza, propone una strada, un ribaltamento di prospettiva. Per noi #nessunotocchimario significa che nessuno può permettersi di dire a Mario se può amare o essere amato in base a stereotipi e tabù, nessuno può toccare la sua persona nell’intimo.
Sensuability è diventata una piccola opera audiovisiva vista e condivisa da migliaia di persone. E noi da quel giorno abbiamo deciso di investire le nostre energie per immaginare e contribuire a un mondo in cui le persone non abbiano pregiudizi sulla disabilità.
Un mondo in cui Mario non si tocca! A meno che non sia un tocco piacevole 😉