Ileana Aiese Cigliano
Operatrice antiviolenza
Nasco a Napoli e, per mettere subito in chiaro le mie intenzioni, lo faccio il 25 Aprile (Festa della Liberazione) del 1977 (Anno della Rivoluzione Femminista in Italia).
Cresco, studio (non molto) e lavoro per 28 anni a Napoli.
Nello specifico faccio: la cameriera barman pony express segretaria operaia grafica, a volte anche contemporaneamente.
A un certo punto mi sono sentita un po’ stanchina (semi cit), così ho deciso
di dare una svolta alla mia vita seguendo la persona sbagliata a Roma, dove tuttora vivo, fortunatamente con un’altra.
Il primo lavoro all’ombra del Gra sarà lo smistamento di auto ncc in giro
per una città che non conosco, il che dovrebbe denotare una certa attitudine all’adattamento e un ancor maggiore attaccamento alla vita.
Poi, con un discreto colpo di culo la mia professionalità acquisita viene riconosciuta dalla Compagnia di Bandiera, che per quasi 10 anni mi affida
un ruolo da impiegata nella sua ormai defunta officina riparazione motori.
Molti ma molti anni prima scopro quella cosa del miele e delle api, comprendendo però di preferire il miele + miele (o api + api? mai capito chi rappresenta chi) tre metri sopra il cielo.
Rendendomi conto che questa cosa dà fastidio a un po’ di gente, ho l’ambiziosissimo ideale di far capire al mondo che quello che ognuno fa della propria vita in fondo in fondo non dovrebbe interessare a nessuno.
Inizio così a militare nel movimento LGBTI+ italiano e trovo la mia collocazione in Arcilesbica Roma per molti anni, fino a quando mi sono sentita a casa.
Un giorno di pioggia di quasi 9 anni fa, incontro la compagna con cui attualmente vivo viaggio e mangio.
Un altro giorno di pioggia (una volta pioveva e c’erano le mezze stagioni,
miei cari bambini all’ascolto) decido di iscrivermi ad un corso per diventare Counselor dove, meraviglia delle meraviglie, incontro Armanda, donna dall’altissimo spessore morale, dai modi gentili e dai pensieri affabili.
Da quel giorno mi sono dedicata con passione e costanza a prenderla in giro, per ricambiare almeno in parte la dolcezza con cui ella si rivolge al mondo.
Non essendo questa, però, attività molto redditizia, oggi sono un’operatrice antiviolenza e non voglio indagare fino in fondo a quanto questi ultimi due fatti siano in relazione.